Categorie
cose che diciamo // comunicati General

Emergenza sfruttamento: Lotto marzo scioperiamo!

Secondo un’indagine IRES FVG, che ha rielaborato dati INPS del settore privato (2021), in FVG, il salario medio lordo in regione è pari a circa 23mila euro (2021). La sproporzione però è grandissima: i/le dirigenti sfiorano in media i 135mila euro all’anno; gli/le impiegati/e si attestano a 26mila; le operaie e gli operai si fermano a 18mila. A parità di qualifica e anzianità, le donne guadagnano 9500 euro all’anno in meno dei colleghi uomini. In altre parole, le donne guadagnano in media 730 al mese meno degli uomini. Le persone under 30 guadagnano in media 13mila euro in meno delle over 50. Le donne under 30 guadagnano 21mila euro in meno degli uomini over 50. La violenza di genere assume anche le forme della violenza economica: guadagnare di meno può significare non potersi emancipare da un compagno violento e non potersi autodeterminare.

Le operatrici e gli operatori dei Musei Civici di Trieste, assunte/i da Euro&Promos, guadagnano meno di 5€ lordi l’ora con un contratto di guardiania (giudicato congruo dal Comune in sede di gara): si tratta di 3,68 euro netti.
Il Comune di Trieste legittima sfruttamento e paghe da fame. Lavoratrici e lavoratori di Euro&Promos dal gennaio 2023 hanno cominciato a scioperare per sette sabati di fila. Chiediamo un’integrazione dello stipendio, che ci permetta di vivere almeno dignitosamente e non nella povertà, fino alla fine del contratto d’appalto.

Venerdì 10 febbraio, lavoratrici e lavoratori della fabbrica tessile Tirso di Muggia hanno scioperato per il licenziamento improvviso di 47 interinali. Si teme che gli esuberi colpiranno anche lavoratrici e lavoratori non interinali.
La provincia di Trieste continua a perdere posti di lavoro nel settore industriale e a puntare sul lavoro precario, sottopagato e spesso stagionale del turismo e della ristorazione.

Scioperiamo perché non vogliamo più mettere il nostro tempo al servizio del lavoro produttivo e riproduttivo, nell’ottica del profitto di pochi sulle spalle di molte. La sopravvivenza di questo sistema economico predatore esige lo sfruttamento di tutte le risorse naturali disponibili e pretende l’obbligo di produrre altre vite, sempre messe a disposizione del lavoro. La transizione ecologica va basata su questi fatti, e non usata da poche compagnie per fare enormi profitti. Questo è il sistema che noi rifiutiamo.

La violenza di genere assume anche le forme della violenza economica: guadagnare di meno può significare non potersi emancipare da un compagno violento e non potersi autodeterminare. Anche per questo: Lotto marzo scioperiamo!