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Lotto marzo: polizia nelle scuole e contestazioni

Questa mattina abbiamo contestato le iniziative pubbliche per l’8 marzo rivolte alle scuole. Il primo incontro era al Magazzino 26, con il sindaco e la polizia locale. Il secondo incontro era alla scuola Dante, con la questura che presentava “Questo non è amore”. Anche oggi ci propongono risposte securitarie e militariste come soluzione alla violenza patriarcale, ed è inaccettabile.

Al Magazzino 26, abbiamo ribadito che vogliamo 4 consultori e non 4 distretti della polizia locale, recentemente aumentati dall’amministrazione comunale. Tra le relatrici, si è detto che molte aziende del territorio hanno raggiunto la parità di genere, ad esempio Fincantieri. Ringraziamo lə studentə per averci ascoltate.

In aula magna del Dante, la polizia ci ha lasciato il microfono mentre il personale della scuola ci ha interrotte invitando lə studentə a uscire e censurandoci. Siamo uscite spontaneamente ma la polizia ha identificato alcune compagne per aver detto la verità: la polizia, quando denunciamo, non ci crede, non ci protegge. La polizia ci manganella. La campagna “Questo non è amore” è ridicola. Le istituzioni sono complici del sistema patriarcale, che ci ammazza e ci stupra.

Qui di seguito i video del nostro intervento