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25-26 novembre 2022: racconto fotografico con amore e rabbia

Il 25 novembre, nella Giornata contro la violenza maschile sulle donne e di genere, ci siamo trovate in presidio in Piazza Hortis per prenderci cura collettivamente dei nomi delle donne e delle soggettività scritti sui fazzoletti fucsia, appesi in piazza dal 25 novembre scorso.

In piazza sono risuonate le voci dall’Iran, dal Kurdistan e dall’America Latina. In un silenzio assordante, sono stati appesi nuovi fazzoletti e letti i nomi di tutte le vittime di femminicidio del 2022.

Siamo state per un momento nella nostra città il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce.

Il 26 novembre a Roma c’è stato il corteo nazionale contro la violenza patriarcale organizzato da non una di meno.

Il giorno successivo i giornali hanno riportato, come sempre, un racconto di quella piazza capzioso e poco centrato.

Ma noi sappiamo quello che abbiamo vissuto. Eravamo lì, tuttə assieme, con un’energia incredibile a gridare: basta guerre sui nostri corpi!

Abbiamo cantato, urlato e ballato contro la violenza patriarcale che si esercita suo nostri corpi. Ci siamo connesse al grido delle sorelle in Iran, alle compagne curde, alle sex worker. Abbiamo attraversato la città per gridare che non smetteremo mai di lottare per tutte le donne e per tutte le vittime di questa società patriarcale.

Da Trieste siamo scese con un pullman pieno di sorelle cariche di amore e rabbia. E non ci siamo mai fermate, neanche per prendere il fiato.

Insieme siam partite, insieme torneremo, non una di meno!