Due anni fa, Lotto marzo cadde nel primo giorno di lockdown. Noi eravamo sprovviste di strumenti per capire quello che ci stava avvenendo intorno e abbiamo scelto di non scendere in piazza, per autotutelarci dalla diffusione di un virus del quale sapevamo e capivamo pochissimo.
L’anno scorso, Lotto marzo cadeva nei giorni delle riapertura. Siamo scese in piazza, con rabbia e con gioia, e in quella piazza Unità piena di gente sentivamo tutta l’energia dello stare insieme.
Quest’anno, vogliamo organizzare un corteo, per ricordare a tutta la città che, oltre all’emergenza sanitaria, ce n’è un’altra, da quattromila anni, che si chiama patriarcato.
Facciamo un corteo fino in piazza Unità! VIETATO.
Manifestazione sotto il consiglio comunale, ottobre 2018, ph. Claudia Bouvier.
Allora facciamo un corteo altrove! VIETATO.
Corteo contro l’amore romantico, San Valentino 2018.
Flashmob El violador eres tú, piazza Borsa, novembre 2020, ph. Claudia Bouvier.
In quello che si autodefinisce uno Stato di diritto e una democrazia, la possibilità di esprimere dissenso pubblicamente è fortemente limitata, con il pretesto dell’emergenza socio-sanitaria. La sindemia non ha portato a nessun investimento in salute, istruzione, contrasto della povertà ma soltanto alla legittimazione di una stretta repressiva allucinante.
Ma noi sappiamo che, ogni passo indietro che facciamo, quelli si prendono un pezzo della nostra libertà. Vogliamo stare nelle strade e nelle piazze della nostra città, contro la violenza del patriarcato e la violenza degli Stati, Lotto marzo è tutto l’anno.