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Il presidio permanente di piazza Hortis è stato distrutto!

Oggi, 20 settembre, il presidio permanente di piazza Hortis promosso da Non una di meno Trieste in ricordo delle persone vittime di femminicidio è stato trovato vandalizzato e distrutto.

Centinaia di pañuelos appesi in piazza Hortis, uno per ogni persona uccisa dalla violenza patriarcale, sono spariti. Non sappiamo chi possa aver sottratto i fazzoletti fucsia, ma è probabile che si tratti di un attacco diretto contro chi quotidianamente prova a spezzare la violenza patriarcale. Non è, infatti, la prima azione che prende di mira questo presidio: lo scorso 8 settembre quando abbiamo invitato tutt* a prendersi cura collettivamente del presidio, come accade periodicamente, alcuni pañuelos con i nomi delle persone ammazzate sono stati trovati bruciati. In quell’occasione le persone presenti hanno sostituito i fazzoletti mancanti e aggiunto quelli con i nomi delle persone uccise recentemente. Il presidio infatti, iniziato nel novembre 2021, deve essere troppo spesso aggiornato: la violenza patriarcale non si ferma mai, e continua ad ammazzare una persona ogni 3 giorni.

“Non solo ci ammazzano, ma sputano anche sulla nostra memoria, deturpando un presidio che è lì per gridare ogni giorno la nostra rabbia verso questa violenza”.

Condanniamo questa ennesima violenza perpetrata sui nostri corpi, finanche da morte. Chi ha vandalizzato il presidio si è scagliato contro un simbolo d’amore e rabbia, di resistenza collettiva nei confronti della mano machista. Quella stessa mano che dal 2020 ha spezzato via 435 vite di donne, persone tr*ns e figl*. Una mano che soffoca, accoltella, spara, stupra, e pensa di poter disporre dei corpi delle donne e delle persone tr*ns come vuole. Chi ha vandalizzato il presidio agisce quella stessa violenza e lo fa in modo codardo e schifoso.

Intendiamo rimettere tutti i pañuelos al loro posto al più presto. Ma questo non basta, vogliamo smettere di dover aggiungere fazzoletti a quel cordino, vogliamo contarci viv3!