È stato bello, grazie. Ha avuto senso.
Per tutte quelle di noi che hanno partecipato la prima volta, per tutte quelle che ci hanno detto grazie perché si sono sentite a casa, per la donna che ha rischiato di essere uccisa proprio ieri sera e si è salvata, per tutte quelle che non si sono salvate.
Grazie a chi ha gridato in silenzio seduta a terra, a chi ha partecipato al girotondo finale sulle note della Canción sin miedo. Grazie a chi è riuscita a prendere parola e a chi lo farà la prossima volta, a tutte quelle che hanno trovato uno spazio per trasformare in rabbia e amore collettivo tutto il loro dolore. Grazie alla murga che ci ha dato la carica, a chi ha contribuito a mantenere quello spazio uno spazio sicuro (we are not talking ’bout you, digos), a chi è scesa in corteo per ri-occupare insieme strade e piazze a lungo preclusi. Grazie a chi, nei modi più diversi, è stata con noi, da vicino o da lontano, in questo settimo Lotto marzo di Non una di meno Trieste, a portare un po’ di sorellanza radicale in questo mondo violento e disumano, che anche quando si finge femminista ci vuole boss e leader e non sorelle e compagne.
Grazie a voi, e fanculo a chi si indigna per quello che facciamo: dall’8 marzo 2022 sono state ammazzate centoventi donne solo in Italia, è già tanto che non vi diamo fuoco.
Fotografie di Non una di meno Trieste e Trieste prima.